Pandolce. La magia d’amore di una fata

Shot of a happy little girl reading a storybook while sitting on a blanket outside in the woods

Pandolce ricetta

La favola del pandolce inizia con una fata. E una ricetta

Come è nato il pandolce
Tanti tanti anni fa, tra le radure di un bosco misterioso, in Francia, viveva la fata Melusina.
Era fuggita dal Castello dei Lusignano, dopo il terribile tradimento di suo marito, il conte Raimondo.
Nonostante amasse con tutto il cuore la fata, non era riuscito a resistere alla tentazione di infrangere l’unica regola che gli aveva dato la consorte: non guardarla quando era sabato. Una volta a settimana infatti le sue gambe diventavano la coda di un enorme serpente d’acqua, tradendo le sue origini marine.
E lei, che era scappata dagli abissi per seguire questo amore impossibile, aveva accettato dal mare l’incantesimo che l’avrebbe trasformata in donna, ma solo per 6 giorni la settimana.

Piena di vergogna e di tristezza per quello che Raimondo aveva fatto, scappò nelle foreste impenetrabili che circondarono il castello e decise di vivere lì, come un’eremita. Ma il cuore buono di fata fece sì che continuasse ad amare il marito che aveva abbandonato e che aveva tradito la sua fiducia.

E per dimostrargli il suo sentimento, senza farsi tuttavia vedere, preparò per lui un pandolce pieno d’amore.

Il Pandolce della fata
Prese 300 grammi di farina bianchissima, 120 grammi di zucchero leggero, 100 grammi di burro freddo, due cucchiai del miele più dolce, due uova rubate alla gallina più grande, un bicchiere di latte freschissimo, delle mandorle senza pelle che aveva tritato finemente e un pizzico di sale, colato assieme alle sue lacrime.
Impastò tutti gli ingredienti, aggiunse il lievito e attese che si facesse sera. Lo cosse poi per 40 minuti a una temperatura di 180° e lasciò che la brina della notte ne imbiancasse la superficie.

Quel sabato Raimondo, appena sveglio, trovò il pandolce incantato. Era posato sul davanzale della sua finestra ed emanava un sapore irresistibile. Al primo morso capì che lo aveva cucinato Melusina ed ebbe il cuore pieno per sempre. Era così dolce sapere che la fata lo amava ancora!

 

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