Capodanno: leggende e riti propiziatori

capodanno riticapodanno riti

capodanno rituali

Capodanno si festeggia in tutto il mondo! Ogni paese ha usanze e riti diversi per portare fortuna al nuovo anno che arriva. Ecco i simboli, i riti e le leggende di Capodanno

Tutto il mondo festeggia Capodanno e le usanze di Capodanno hanno radici storiche molto antiche: perché mangiamo lenticchie? O l’uva? Perché si sparano i fuochi d’artificio? Perché ci si veste di rosso?

Capodanno: storia e origini

Il Capodanno ha origini nella festa del dio romano Giano: i seguaci dei druidi, nel settimo secolo avevano già il rito di festeggiare il passaggio al nuovo anno. Fu Giulio Cesare nel 4n6 a.C. a creare il Calendario Giuliano e stabilì che l’anno nuovo iniziava il 1° Gennaio. Il primo giorno dell’anno i Romani usavano invitare a pranzo gli amici, scambiarsi datteri, fichi e ramoscelli d’alloro, come augurio di felicità. Questi doni erano detti “strenne”, il nome derva dal fatto che i rami venivano staccati da un bosco della via sacra ad una dea di origine sabina: Strenia.
La dea era portatrice di fortuna e felciità, il termine strenna “presagio fortunato” deriva probabilmente proprio dalla dea.

Perché mangiare le lenticchie a mezzanotte?

Uno dei riti più conosciuti. Le lenticchie sulle tavolate del cenone non mancano mai e sono di solito l’ultima portata insieme al cotechino, in modo da mangiarle nei dintorni della mezzanotte. Questo rito sembra che favorisca la ricchezza. Perché ? Perché i legumi sono considerati un cibo in grado di garantire nutrimento a lungo e quindi di combattare la fame, una delle paure più ataviche dell’uomo.

I fuochi d’artificio

Anche i fuochi d’artificio sono un rito interessante: accendere grandi falò, fuochi, lanterne esprimono la volontà di allontanare l’oscurità e gli spiriti maligni che si scatenano in un momento di passaggio tra il vecchio e il nuovo, tra la fine di un tempo e l’inizio di un altro.

Lanciare i cocci a mezzanotte

Un’altra usanza è quelal di eliminare le cose vecchie e rotte prima dell’inizio del nuovo anno: un rito che rappresenta l’eliminazione fisica e morale di ciò che non ha funzionato nell’anno passato, per non riportarselo nell’anno che arriva.

Uva passa

Oltre alle lenticchie si usa mangiare uva passa nel corso della notte di Capodanno: anche queste dovrebbero portare soldi in abbondanza nell’anno nuovo.

Strenne

Chi riceverà molti regali il primo dell’anno avrà abbondanza garanti: L’usanza presso i romani si chiamava “streniarum commercium”. In diverse regioni durante la notte di Capodanno gruppi di giovani vanno per strada a gridare “Strenna, strenna!” per augurare un felice anno nuovo e richiedere doni.

La prima persona che si incontra per strada…

Allo scoccare della mezzanotte è molto importante far caso alla prima persona che si incontra per strada. E’ di buon augurio incontrare una persona anziana, mentre se si incontrerà un bambino o un prete si avrà una disgrazia. In Piemonte porta fortuna incontrare un carro di fieno o un cavallo bianco.

I prodigi

Durante il Capodanno in diverse regioni di Italia vengono rievocati i prodigi. In Abruzzo c’è la credenza che nel momento preciso in cui scocca la mezzanotte l’acqua del fiume Gizio si arresti e diventi oro per poi tornare subito come prima.

Lavoro o riposo?

Qua l’Italia si divide. Chi dice che è meglio far tutte le faccende prima che il nuovo anno inizi e il primo dell’anno si trascorre a riposo (altrimenti si lavorerà tutto l’anno), chi invece dice che è meglio il primo dell’anno iniziare subito con i mestieri, perché prima si inizia, prima si finisce.

Le calende e altri pronostici

Dal tempo che farà i primi 12 giorni dell’anno si può prevedere quello che farà nei 12 mesi.
Un altro pronostico è quello dei contadini per prevedere quale sarà il prezzo del grano: i contandini prendono dal pagliaio una spiga, di cui scelgono dodici chicchi e li pongono sul focolare entro un cerchio di brace. Se il chicco abbinato a un mese salta in avanti, il prezzo del grano in quel mese aumenterà: se all’indietro, diminuirà.

Baciarsi sotto il vischio

Un’altra tradizione ancora molto seguita è quella di baciarsi sotto il vischio in segno di buon auspicio. A mezzanotte il bacio sotto al vischio con la persona amata vi porterà amore per tutto l’anno. Il vischio è una pianta benaugurale che dona prolificità sia materiale che spirituale. Sacro ai popoli antichi, i Druidi lo usavano nei sacri cerimoniali e nelle celebrazioni di purificazione, mentre i Celti ritenevano che quest’arboscello nascesse dove era scesa una folgore e che una bevanda particolare composta di questa pianta fosse un potente elisir contro la sterilità.

Perché mettiamo le mutande rosse?

Ogni anno ci scateniamo tutti con mutande e biancheria intima rossa per la notte di Capodanno, come porta fortuna. Anche gli antichi romani indossavano qualcosa di rosso
il primo dell’anno, come simbolo di sangue e per tenere lontana la paura.

 

Melograni e uva

Non possono mancare a tavola e portano fortuna, come tutti i frutti in “grani” che in qualche modo ricordano le monete e la ricchezza.
12 Chicci d’uva a mezzanotte, uno per ogni rintocco dei dodici scoccati da un orologio per portare fortuna in tutti i 12 mesi dell’anno.

 

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.