Sappiamo le date di tutte le feste, ma ogni anno la domanda è la stessa. Quando è Carnevale?
Per scoprirlo, partiamo dall’origine del nome della festa. La parola deriva dal latino “Carnem levare” ovvero togliere la carne.
Mangiare di magro è un’abitudine direttamente legata alla Pasqua e al periodo che la precede. Il martedì grasso, ovvero l’ultimo giorno di Carnevale, corrisponde al tradizionale banchetto a base di carne che precede il periodo di quaresima.
Il giorno che segue il martedì grasso è il mercoledì delle ceneri e questo ricongiunge ancora una volta la festa alla Pasqua. Tutto questo per dirvi che… per conoscere le date di questa festa, dobbiamo contare le 6 settimane che precedono la Pasqua.
Quest’anno la Pasqua cade il 1 aprile, quindi ecco le date di Carnevale:
8 febbraio – giovedì grasso (inizia la festa)
11 febbraio – Carnevale
13 febbraio – martedì grasso (la fine della festa)
Ma questo calendario, non vale per tutte le regioni. In Lombardia infatti, dobbiamo segnalare le date del rito Ambrosiano.
Sin dai tempi antichi, la città di Milano e molte province lombarde, seguono un calendario “slittato” di circa una settimana. Si dice che il patrono Sant’Ambrogio, lontano dalla città per un pellegrinaggio, abbia chiesto espressamente alla città di attendere il suo rientro per dare inizio alla celebrazione della Quaresima. Ecco allora le origini della breve Quaresima meneghina e dei suoi lunghi festeggiamenti in maschera.
E questa festa è così importante a Milano, che la città stessa è spesso identificata con la sua maschera: il Meneghino. Questi era il servo che le famiglie poco facoltose affittavano solo per la domenica.
Secondo il calendario ambrosiano, il Carnevale 2018 si festeggerà il 17 febbraio ovvero sei giorni dopo rispetto al resto d’Italia.
Ma ovunque vi troviate, è il momento giusto per recitare questa filastrocca, rigorosamente… mascherati!
Il febbraio pazzerello
ci ha portato il Carnevale
a caval d’un asinello
e con seguito regale:
Pantalone e Pulcinella
e Rosaura e Colombina
Balanzone con Brighella
e Pieretta piccolina.
A braccetto con Gioppino
che dimena un gran bastone,
van Gianduia e Meneghino
sempre pronti a far questione.
Arlecchin chiude la schiera
che, fra canti, balli e lazzi
lieta va da mane a sera.