La Giubiana, la strega dell’inverno 28 gennaio

FalòFalò

Risotto milanese con la luganega

La leggenda della Giubiana

Si racconta che, in un tempo lontano, per i boschi e i paesi, si aggirasse una strega terribile, magrissima, con le calze rosse e le gambe lunghe: le gambe della Gibiana, questo era il nome della strega, erano così lunghe, che non metteva mai piede a terra e si spostava di ramo in ramo per tutto il bosco.
E dai rami del bosco faceva spaventare tutti quelli che si avvicinavano.
L’ultimo giovedì di gennaio la Gibiana andava alla ricerca di un bambino da portare via. Un giorno una mamma, che voleva tantissimo bene a suo figlio e non poteva pensare di doversi separare da lui, preparò una grande pentola di risotto giallo con la salsiccia e la sera lo mise sulla finestra, nella speranza di poter riempire la pancia della strega con quello. E così fu!
Il profumo del risotto attirò la strega che si appostò sul davanzale a mangiarlo. Così presa dal gustosissimo risotto la strega non si accorse che stava per sorgere il sole, e come sapete le streghe odiano la luce. La Gibiana si spaventò così tanto della sua stessa ingordigia che scappò tra i suoi alberi e non torno più!

La tradizione della Giubiana ha un’origine molto antica. Nel mondo agricolo l’anno era scandito da ricorrenze periodiche, che accompagnavano i ritmi delle stagione e che facevano sentire tutti partecipi dei cicli della natura. Nel periodo più freddo dell’anno, fine gennaio, era usanaza bruciare simbolicamente il vecchio anno, per propiziarsi un anno nuovo ricco di frutti e raccolti. E così nella zona della Brianza, in Lombardia, si usava bruciare il fantoccio della strega, e dal modo in cui la Giubiana bruciava e da come il fumo si diffondenva i contadini capivano come sarebbbe andato il nuovo anno.

Tutti i falò della Giubiana

Le feste in provicina di Monza

Seveso: falò e risotto per giovedì 25 Gennaio, alle 20 in località Burracana.
Briosco: 25 gennaio alle 20.15 ci si ritrova nella piazza della Chiesa dove verranno distribuite le torce per la processione che si concluderà al cimitero dove verrà bruciata la Gibiana
Civate: 25 gennaio alle 19.45 sul piazzale del municipio. Il corteo porterà la Gibiana in oratorio per il rogo.
Seregno: sabato 27 gennaio, alle 20 in piazza Vittorio Veneto.

Le feste della provincia di Varese

Castellanza  giovedì 25 gennaio alle 19.15 nel parcheggio di fronte al palazzo municipale.
Arsago Seprio giovedì 25 gennaio al Parco Pissina con il seguente programma: alle 19 prima risottata, alle 20 partenza per i boschi e incontro con il Druido Imbolc, alle 21 seconda risottata e accensione del falò.
Gallarate oratorio di Arnate, giovedì 25 gennaio alle 20 è in programma il falò.
Al Monastero di Torba, a Gornate Olona, giovedì 25 gennaio apre le sue porte in via eccezionale per la Giöbia: dalle 18 visite guidate e falò, possiblità anche di fermarsi a cena.
Cassano Magnago l’appuntamento è sabato 27 gennaio all’area feste di Sant’Anna: il gran falò sarà acceso alle 20.30.

Feste provincia di Como

Cantù giovedì 25 gennaio, sarà preceduto alle 20.45 dal corteo storico con partenza da via Matteotti. A seguire spettacolo pirotecnico.
Lambrugo festeggia la Giubiana giovedì 25 gennaio con ritrovo alle 20.15 in sala consiliare, da dove partirà il corteo che si recherà alla Baita Alpini dove alle 21.15 sarà acceso il falò.
Mariano Comense l’appuntamento è giovedì 25 gennaio al Parco dei Vivai a partire dalle 19 con la risottata, poi alle 19.45 la partenza della processione e alle 20.30 il rogo.

Il risotto alla luganega della Giubiana

riso per risotti g 280
salsiccia tipo luganega g 150
cipolla g 80
olio d’oliva
burro
vino bianco secco
dado per brodo
zafferano

Preparate circa un litro di brodo con il dado. Tritate la cipolla e fatela appassire in una casseruola con una noce di burro e 2 cucchiaiate d’olio. Unite la salsiccia tagliata a rocchi. Tostate in questo fondo il riso. Sfumatelo poi con un dito di vino. Cuocetelo unendo, via via che si consuma, il brodo bollente a mestolini. Aggiungeteli al riso quasi a cottura lo zafferano sciolto in un pochino di brodo caldo e mescolate. Mantecate con una grossa noce di burro e servite.

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.