Arrivato a Dubai, la mattina di Natale, pensai di essere davvero piccolo. Mi trovai davanti al Burj Khalifa, un palazzo alto 828 metri, il più alto del mondo. Qui salii in cima, con un ascensore che viaggiava a una velocità impressionante, per capire dove andare e vedere l’intera città. Mi colpì la spiaggia enorme che si affacciava su un mare calmo e turchese. Ero sconvolto, da lassù non capivo cosa fosse mare, fiume, piscina… dovevo scendere, anche le vertigini mi stavano pregando di farlo.
Decisi di seguire la folla, alla ricerca di un indizio che fosse Natale anche lì, quando mi trovai davanti all’ennesima enorme costruzione, dalla vetrata della quale potevo scorgere un albero di Natale, decorato e innevato. Ma come era possibile? Ci saranno stati venti gradi per le strade e il mare era caldo e le persone prendevano il sole in spiaggia..
Spinto dalla curiosità mi addentrai nel Dubai Mall, un centro commerciale dove erano presenti ben 1200 negozi. E surreale, nel punto più evidente, spiccava un enorme albero di Natale, che uno strano marchingegno continuava a spruzzare di finissima neve. Imitando i bambini che correvano attorno a questa enorme attrazione, toccai d’istinto quella strana neve. Era calda come non l’avevo mai sentita!
Ma le nuove esperienze non erano finite! Andai al caffè The Majlis, poco distante dall’albero, per bere qualcosa di tiepido. La vista della neve finta e l’aria condizionata paralizzante mi stavano dando alla testa… era impossibile capire in che stagione ci trovassimo! Ordinai allora un cappuccino, o meglio un camelccino mi corressero. Eh sì, perché quello che stavo bevendo era latte di cammello, bianco e caldo come quella strana neve.
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