Secondo la leggenda, la notte di San Pietro e Paolo va celebrata con un particolare rituale…
Una brocca piena d’acqua, l’albume di un uovo versato in essa e l’esposizione per l’intera notte tra il 28 e il 29 giugno. Perché è proprio in questa notte, che precede i festeggiamenti del santo patrono di Roma, che il santo scende dai cieli e soffia nelle brocche colme di acqua per ricreare la stessa barca che usava per pescare ai tempi di Gesù.
E in effetti, lasciando a riposare la brocca tutta la notte, troverete qualcosa di strano al risveglio e di molto simile a un veliero. E questo accade perché l’albume ha una consistenza più densa dell’acqua e quando si raffredda con l’umidità della notte tende a precipitare sul fondo.
Il pavimento del terrazzo però, riscaldato dal sole nelle ore diurne trasmette il suo calore alle molecole dell’acqua, che salgono piano piano e trascinano con loro l’albume. Queste forme possono essere scambiate per le vele del veliero condotto dal padre della chiesa, San Pietro.
Questo effetto aumenta con le prime luci del mattino, il momento migliore per guardare la barca del santo e onorare l’antica tradizione.
Se volete un effetto più raccolto, versate l’albume d’uovo in un bicchiere colmo d’acqua avendo cura di farlo riposare in un luogo dove l’escursione termica è più forte. A questo scopo, le piante sono sempre preziose poiché raccolgono la rugiada della notte e trasmettono frescura,