In Oriente, poesia della notte di Natale di Giovanni Pascoli

Notte di NataleNotte di Natale

In Oriente il Natale di Pascoli

In Oriente di Giovanni Pascoli

da Poemi Conviviali 1904

Si svegliava sui monti.
Erano pochi pastori che vegliavano sui monti di Giuda.
Quasi spenti erano i fuochi.
Altri alle tombe mute, altri alle fonti garrule, presso.
Il plenilunio bianco battea dai cieli sopra le lor fronti.
Ognun guardava ai cieli, come stanco, stanco nel cuore;
ognuno avea il dolce uguale ruminar del branco.
Sostava sino all’alba del mattino il cuor del gregge, sazio dei mentastri;
ma il cuore de’ pastori era in cammino sempre;
ch’erano erranti come gli astri, esisteva la risacca irta di peli al collo,
e tra i ginocchi i lor vincastri,
e cinti i lombi, e nella mano steli d’issopo.
E alcuno, come è lor costume, cantava, fiso, come stanco, ai cieli.
E il canto, sotto i cieli arsi dal lume,
a piè dell’universo, era sommesso,
era non più che un pigolio d’implume caduto,
sotto il suo grande cipresso.

 

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