Se siete nati negli anni 90 questi sono i regali che avrete sicuramente messo nella vostra letterina: dal Dolce Forno a Indovina Chi, passando, per chi era stato veramente bravo per Emilio il robot!
Qualcuno era bambino, altri già ragazzi, ma gli anni ’90 sono stati anni a colori ed è impossibile dimenticarsene. Aggiungiamoci il fatto che a quell’età, aprire i regali era bellissimo… e l’amarcord è servito. Sulla lettera di Babbo Natale iniziavano ad apparire i primi giochi elettronici, ma forse non erano nemmeno i più ambiti. Eh sì, perché le pubblicità, quelle cariche di bambini biondissimi che giocavano sorridendo su jingles xilofonati vestiti con dolcevita azzurri o magliette a righe, ci promettevano una felicità offline, quella che ci manca un po’.
E allora ecco una lista di dieci giochi che vi farebbero felici anche nel Natale 2018!
1 – Crystal Ball. “Non rompe niente e poi non macchia, ci puoi far cose divertenti, mille colori differenti…”. Giochi Preziosi aveva fatto il boom con questi tubetti di bolle plasticose che rassicuravano mamma e papà e galvanizzavano noi, che le spargevamo per casa e in cortile senza pietà, presi da una irrefrenabile voglia di pop art. O casino.
2 – Il dolce forno ’90. Ma sapete che bello fare i biscotti che abbiamo visto preparare a Bake Off Italia nel Dolce Forno? Certo la cottura era lentissima, forse seccava un attimo l’impasto… ma utilizzare un forno di plastica, piccole ciotole, piccole teglie… mmm che bellezza! Anche perché alla fine, la piccola torta al cacao che riusciva sempre, era una merenda buonissima.
3 – Indovina chi. “Ha i baffi?” Si cominciava sempre così, in modo da tentare la buona sorte. Se era un sì infatti, si potevano escludere donne e uomini rasati e poi via con occhiali, cappello, occhi… Cercare Susan, Peter, Charles, Maria e compagnia bella era uno spasso!
4 – La fabbrica dei mostri. “La fabbrica dei mostri è scesa giù in città, orribili creature nessuno fermerà”. I mostri vanno sempre fortissimo, siano alieni, vampiri o zombie che siano, vogliamo mettere la soddisfazione di sfornare creature viscide e chifosette davanti a una puntata di X-Files?
5 – Emiglio è meglio. Era l’epoca in cui si pensava che da lì a dieci anni le case e le vie sarebbero state piene di robot. Come Super Vicky, la bimba robot del telefilm che leggeva un libro in minuto, ricordava tutto di ogni cosa e sapeva riparare gli elettrodomestici di casa. Il povero Emiglio era una specie di cameriere, ci farebbe comodo oggi più di allora!
6 – Forza 4. Una base semplicissima, un uno contro uno di astuzia che ricorda un po’ la classica dama e via a partite che duravano anche un’ora tra una riflessione e l’altra, un succo e un panino con burro e zucchero. Che pensare mette fame eh…
7 – L’allegro chirurgo. Quel poveretto se ne stava lì sdraiato e spaventato, per niente anestetizzato, pronto ad essere operato da un bimbo distratto con le mani appiccicose. In pratica un gioco di mala sanità, attualissimo!
8 – Gira la Moda. Le fashion blogger non possono che essere partite da qui per imparare a creare l’outfit perfetto. E se da piccole vi esibivate in accostamenti assurdi e abbinamenti casuali, ora sì che sapreste far girare la moda!
9 – Il piccolo chimico. Reazioni, pozioni e giochi d’ingegno. Fare i cristalli era un prodigio, ma anche semplicemente giocare con provette e vasetti. E ora, che di chimica ne sappiamo esattamente quanto all’ora, sarebbe ancora magia.
10 – Il tamagotchi. L’idea di un cucciolo a Natale è sempre bella, se rimane dentro a un ovetto di plastica ed è un piccoletto giapponese senza peli poi…