Le terme di origine vulcanica sono tutto quello di cui abbiamo voglia oggi per fare una pausa
Le origini vulcaniche di un’isola sono svelate da molti indizi. Rocce nere come la pece, correnti calde, colori marziani sulle sponde delle montagne. Ma nel caso della Sicilia è semplicissimo parlare di vulcani. La sua terra è ancora mossa, resa incandescente e spesso scossa da un magma caldo come il sole. E allora, perché non cercare le terme naturali? In tutti i siti vulcanici si hanno altissime probabilità di imbattersi in luoghi magici e ristoratori, pronti a svelarci l’anima più generosa del vulcano.
Questo è il caso di Segesta (in provincia di Trapani) dove le Polle del Crimisio ci sorprendono e coccolano con le loro acque miracolose. Per raggiungerle basta andare verso lo stabilimento di Castellammare del Golfo e addentrarsi in un panorama suggestivo costituito da fitti canneti, montagne striate di rosa e calette belle da togliere il fiato. I bagni liberi di Segesta saranno lì, ad accoglierci.
Uno spettacolo gratuito e liberamente condivisibile, da preservare con il massimo della cura. Per far sì che queste terme restino un paradiso, ricordiamoci di non lasciare segni del nostro passaggio. Del resto resistono da tempo immemore e sono ancora pronte a offrirci un indimenticabile bagno caldo e dei piacevoli fanghi nelle sorgenti Bagno delle Femmine, Grotta Regina e Nuova Sorgente. La leggenda greca narra che queste terme siano state create da Krimisòs che aveva alzato la temperatura delle acque per scaldare il meraviglioso corpo della ninfa Egesta. Scappata dalla città di Troia oramai devastata dalla guerra, trovò rifugio e conforto in queste sorgenti.