Intervista esclusiva a Jack o’ Lantern ? la vera storia di Halloween

Jack o lanternJack o lantern

Nessun altro poteva raccontarci la vera storia di Halloween: così Blitzen,la più buona tra le renne, ha intervistato Jack o’Lantern il più spaventoso trai mostri

Ho approfittato degli ultimi giorni di tranquillità prima di Halloween per incontrare il personaggio più famoso della festa in un vecchio pub irlandese. Mi ha chiesto di raggiungerlo proprio qui, per cominciare da dove ebbe tutto inizio….

Ciao Jack, grazie per averci detto sì. Sappiamo che stai per immergerti nella tua festa e sarai molto preso… Grazie a voi! Mi chiamano sempre e solo persone travestite da vampiri, fantasmi, talvolta anche da me, ma è la prima volta che vengo intervistato da una renna giramondo!

La vera storia di Halloween

Eheh, lo so, faccio uno strano effetto. Ma perché hai voluto che ci incontrassimo qui?
Vedi caro Magic, volevi conoscere la mia storia, e in un certo senso è qui che è nata. Ero un fabbro, ubriacone e taccagno. La notte di Halloween,  incontrai il Diavolo, proprio in questo pub. Stavo per cadere nelle sue mani, quando riuscii ad imbrogliarlo facendogli credere che gli avrei venduto la mia anima in cambio di un’ultima bevuta.
Il Diavolo, così, si trasformò in una monetina da sei pence per pagare l’oste e fui abbastanza veloce da riuscire ad intascarmela. Poiché, possedevo anche una croce d’argento, il Diavolo non riuscì più a tornare alla sua forma originaria. Stipulai allora un nuovo patto col Diavolo, e cioè che lo avrei lasciato andare purché questi, per almeno 10 anni, non tornasse a reclamare la mia anima.
Il Diavolo accettò.
Dieci anni dopo ci incontrammo di nuovo e io, sempre con uno stratagemma, riuscii a sottrarmi al potere del principe delle tenebre e a fargli promettere che non mi avrebbe cercato mai più. Il Diavolo, che si trovava in una situazione difficile, non poté far altro che accettare.
Quando morii, non fui ammesso al Regno dei Cieli e fui costretto a bussare alle Porte dell’Inferno; il Diavolo, però, che aveva promesso che non mi avrebbe cercato, mi rispedì indietro tirandomi addosso un tizzone ardente.Me ne servii allora per ritrovare la strada giusta e, affinché non si spegnesse col vento, lo misi sotto una zucca che stavo mangiando.
Da allora vago con il mio lumino in attesa del giorno del Giudizio e sono diventato il simbolo delle anime dannate ed errabonde.

Mi tremavano la coda, le zampe e le orecchie.

Qui….quindi, tttttt…tu, sei mmmmm….morto?
Non proprio cara renna, diciamo solo che sono una zucca vuota, né viva né morta. Ma ho una vita pienissima sai?
Vedi la mia triste storia dà ogni anno origine a un sacco di cose buone. Per cominciare, per fare la mia maschera le persone comprano una zucca e lo fanno andando assieme, magari la mattina del sabato prima di Halloween, concedendosi un po’ di tempo all’aria tiepida di ottobre. E poi la scavano piano piano, mettendo da parte polpa e semi. E qui viene il bello: c’è chi cucina la zuppa, chi prepara i ravioli, chi frigge la zucca e chi mette i semi a seccare nel forno… e il profumo riempie la casa mentre i più piccoli intagliano la mucca vuota per disegnavi il mio volto.
E quando viene la notte di Halloween, basta una candela per accendere la magia.

Quindi ad Halloween sei felice?
Vedi Magic, la dannazione non ha funzionato. Il 31 ottobre per me è un compleanno e il mio cuore è pieno di gioia!

1 Comment

  1. Pingback: La notte delle lumère, Halloween italiano - Magic Blitzen

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.